Disturbo schizoide di personalità - L'indifferente incompreso

disturbo schizoide di personalitàSe esiste un disturbo del quale posso veramente parlare all'infinito è il disturbo schizoide di personalità.

Non perché sia la mia diagnosi, tutt'altro ma perché per un lungo periodo di tempo ho avuto a che fare con un tipo di personalità simile.

Per la privacy preferisco non dire in che modo, ne se la persona in questione è uomo o donna...

Il disturbo schizoide di personalità è caratterizzato dalla difficoltà di avere relazioni sociali, e dalla quasi totale assenza di desiderio di stabilirne.

Le persone che soffrono di questo disturbo hanno veramente pochi amici, pochi conoscenti e non desiderano nemmeno averne.



Evitano di lavorare a contatto con il pubblico, o in luoghi dove devono interagire con qualcuno, preferiscono essere in disparte.

Solitamente non si coinvolgono in relazioni amorose, o intime, tendono a non costruirsi una propria famiglia e nessun legame.

Apatici, difficilmente chi soffre di disturbo schizoide esprime apertamente un sentimento che sia positivo o negativo, estremamente riservati, e quasi impermeabili alle critiche altrui.

Questo disturbo è caratterizzato principalmente dall'incapacità di vivere una vita affettiva, e compromette la sfera emotiva ambito dove si manifesta solitamente.

Le persone con disturbo schizoide appaiono fredde e distaccate, nel ambito lavorativo (sempre che si tratti di un lavoro "solitario" ) possono essere brillanti e riscuotere molto successo.

Le persone con questo disturbo, provano distacco nei confronti degli altri, vivono un senso costante di lontananza, e mancano di interesse verso un legame profondo con un possibile partner.
Si sentono spesso "piatti" privi di qualsiasi desiderio, "anaffettivi".

Vivono uno scarso desiderio sessuale.

Sperimentano spesso sensazione di freddezza, e indifferenza.

Visto dal esterno un soggetto con disturbo di personalità schizoide può apparire un "cyborg" privo di emozione, incapace di reagire anche alla rabbia e alle provocazioni dirette, per esperienza personale posso dire che non è così...

Credo abbiano un incapacità di fondo di capire veramente le loro emozioni...e qui vorrei scrivere una muta riga di tristezza.

Purtroppo le conseguenze dirette per chi soffre di questo disturbo sono l'isolamento sociale, difficoltà lavorative importanti, difficoltà a rispondere in modo idoneo agli eventi della vita.

L'incapacità di reazione attiva, conduce questi soggetti a subire passivamente avvenimenti anche negativi.

Posso dire con certezza che, nonostante chi soffre di disturbo schizoide ha la capacità cognitiva integra ( non soffre di allucinazioni e deliri come nella schizofrenia, o nel disturbo schizoaffettivo ) raramente chiede aiuto, o si rende conto di avere bisogno di aiuto.

Molto spesso anche le persone attorno al paziente schizoide non si rende conto quanto grave sia la situazione, e se nella conoscenza con l'altro non si scava un po di più nel profondo, può sembrare di avere a che fare con una persona particolarmente fredda e solitaria.

Solo col tempo si capisce di avere a che fare con una persona schizoide...

La persona con cui ho avuto per molto tempo a che fare, ha chiesto aiuto?

La risposta è sì, ma ciò nonostante non ha avuto alcun giovamento, anche perché non ha mai desiderato veramente di intraprendere una terapia proprio per questa "scorza dura" che hanno gli schizoidi .

In questo caso, questa persona ha continuato a vivere senza stringere amicizie, e senza desiderare di avere qualcuno vicino; ne una famiglia, ne altro...

Comunque, il trattamento di scelta è la psicoterapia individuale e la psicoterapia di gruppo nel quale spesso il paziente schizoide riesce ad aprirsi dopo un lungo periodo di silenzio e talvolta a stringere amicizia.

Anche la psicoterapia cognitivo comportamentale è risultata efficace, nel "sostituire" meccanismi di pensiero disfunzionale.

Nel disturbo schizoide non vengono solitamente prescritti psicofarmaci.

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