Angoscia

angosciaIl risveglio, di buon mattino.

Le prime delicate luci dell'alba, quelle che si intravedono appena gli occhi si aprono.

Timidi raggi di sole che passano furtivi attraverso le fessure della finestra.

Fuori gli uccelli riprendono a cinguettare, si sentono i primi rumori del giorno che è appena iniziato, il primo segnale che il mondo sta riprendendo vita dopo la notte appena trascorsa, e un fastidioso basso vociare sotto le finestre...

E io?



Ancora inchiodata nel mio letto, vorrei alzarmi, ma sono bloccata.



Non è certo la pigrizia quella che mi immobilizza, anzi sarebbe bello non sentirmi così e iniziare la giornata, energica, attiva, pronta.

Invece no.

Sono qui ancora, peso fortissimo sul petto, senso di oppressione tra cuore e stomaco che non lascia scampo.

Cerco di respirare, ma è proprio come se un gigante stesse seduto sul mio torace per impedirmelo, per renderlo veramente faticoso.

Faccio sforzando profondi respiri, ma sudo, qualcosa mi chiude la gola e la tiene ben salda.

Vorrei piangere, ma la trachea è troppo "strozzata" e impedisce anche il pianto,sarà un attacco di panico?

No, non è la stessa sensazione, anche se i sintomi si somigliano, il malessere è acuto, non aumenta e non diminuisce è costante, perpetuo.

Mi alzo, piano piano ci provo,cerco di non pensarci, fingo di non sentire questi sintomi nettamente fisici.

Ma non ci riesco, li sento eccome!

Faccio la doccia, mi vesto, preparo la colazione, la giornata parte la routine anche,e fingo che tutto vada bene.

Fingere non significa stare bene, c'è ancora il gigante seduto sul torace e anche oggi come ogni volta che mi sveglio in questo modo, so che il "gigante" non si alzerà e resterà lì per il resto della giornata.

Non mi stupisco più ormai, perché io questa sensazione opprimente la conosco bene:
benvenuta angoscia!


1 commento:

  1. Per favore, indirizzo dello studio dove ricevi? Vorrei parlare con te di persona.

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